Possesso e usucapione La differenza tra il possesso, che consente l'usucapione, e la detenzione

Un Avvocato esperto in usucapione distingue possesso e detenzione

Una distinzione viene sempre fatta da un avvocato usucapione o comunque esperto sul possesso.

Nell’ambito delle situazioni di fatto che caratterizzano la relazione con un bene si distingue tra il possesso e la detenzione.

Si fa riferimento a specifici rapporti, giuridicamente rilevanti, tra il soggetto e il bene.

Il possesso

Il possesso è il potere di fatto sulla cosa che si manifesta con un’attività corrispondente all’esercizio della proprietà o di un diritto reale.

Si trovano spesso indicati, tra le caratteristiche del possesso, un elemento oggettivo e uno soggettivo.

Un avvocato esperto in usucapione e in materia di possesso conosce bene i veri elementi distintivi.

L’elemento oggettivo del possesso è individuato nel rapporto materiale col bene.

Invece, l’elemento soggettivo del possesso viene invece identificato con un animus possidendi.

Il requisito che effettivamente fonda il possesso

Si deve tuttavia prescindere dalle classificazioni che portano parte della dottrina e della giurisprudenza a spezzettare il fenomeno.

Il possesso, infatti, deve essere considerato in modo unitario.

L’ avvocato esperto in usucapione giunge a questa conclusione.

D’altronde, è la modalità in cui si realizza il c.d. elemento oggettivo del possesso che dà contenuto a quello delineato come elemento soggettivo.

In altri termini, il peculiare atteggiarsi del rapporto materiale col bene fa emergere la tipologia di attività esercitata in concreto.

Si noti che la norma di base non conduce a una distinzione tra un sostrato oggettivo e uno soggettivo del possesso.

L’importanza della specifica relazione materiale col bene

Tirando le somme di quanto qui sopra indicato, si può meglio precisare quale elemento caratterizza il possesso – Avvocato possesso e avvocato usucapione.

Il possesso è il rapporto materiale col bene che si esteriorizza come esercizio di un potere del proprietario o del titolare di un diritto reale.

Ha così il possesso del bene chi eserciti su di esso le specifiche prerogative che spettano al proprietario.

Quindi, chi, di fatto, si adopera per avere un godimento pieno ed esclusivo del bene, è un possessore.

Gli effetti del possesso

Come noto, chi ha il possesso può servirsi delle azioni possessorie – Avvocato possesso e avvocato usucapione.

Si pensi, a tal proposito, all’azione di spoglio e all’azione di manutenzione.

Il possessore può altresì godere degli effetti giuridici che fanno seguito al potere di fatto esercitato sul bene.

Innanzitutto, si fa riferimento all’acquisto da un dante causa non proprietario e all’usucapione.

Acquisto della proprietà a seguito di alienazione da parte di un soggetto non proprietario

Il soggetto che non è titolare del diritto sul bene non può trasmettere il diritto stesso ad altri.

Si tratta di un principio generale ben conosciuto.

Lo si nota se si chiede a un avvocato usucapione o altro metodo di acquisto a titolo originario.

In caso di alienazione di beni mobili il suddetto principio può tuttavia essere derogato.

Deve realizzarsi a tal fine quanto segue.

Un soggetto che non ne è proprietario aliena un bene a un altro.

Quest’ultimo ne acquista il possesso in buona fede, cioè ignorando di ledere il diritto altrui.

Il titolo dell’acquisto è un titolo astrattamente idoneo al trasferimento della proprietà.

In questo modo, l’acquirente acquista la proprietà del bene.

La buona fede deve sussistere al momento della consegna.

La proprietà si acquista libera da diritti altrui, se non risultano dal titolo.

Se chi acquista conosce l’illegittima provenienza della cosa non può divenirne proprietario.

Non può, in particolare, far leva sull’erronea credenza che il precedente possessore ne sia divenuto proprietario.

L’usucapione

Sono spesso richieste informazioni all’avvocato usucapione o su ogni altro acquisto a titolo originario.

Analizziamo le norme sull’usucapione.

La proprietà dei beni immobili si acquista in virtù del possesso continuato per venti anni.

L’usucapione si può ottenere in tal modo anche per gli altri diritti reali di godimento sugli immobili.

Anche per l’usucapione della proprietà e degli altri diritti reali di godimento sui beni mobili vale la stessa regola.

In mancanza di titolo idoneo, il possessore in mala fede acquista il diritto sui beni mobili col decorso di venti anni.

Appare opportuno richiamare una presunzione in materia di possesso.

Si presume che il possessore attuale che ha posseduto in tempo più remoto abbia posseduto anche nel tempo intermedio.

Inoltre chi succede nel possesso può unire al proprio il possesso del suo dante causa e godere dei relativi effetti.

La legge prevede che gli atti compiuti con l’altrui tolleranza non possono far acquistare il possesso.

Il possesso acquistato in modo violento o clandestino non giova per l’usucapione.

Ai fini dell’usucapione, il possesso rileva dal momento in cui la violenza o la clandestinità è cessata.

L’usucapione è interrotta quando il possessore è stato privato del possesso per oltre un anno.

Usucapione e buona fede

L’ignoranza di ledere l’altrui diritto giova al possessore che intenda acquistare per usucapione.

Si deve riferirlo a chi richiede un parere all’avvocato usucapione o su altro acquisto a titolo originario.

La buona fede non giova se l’ignoranza dipende da colpa grave.

Il codice civile prevede una presunzione di buona fede.

Viene stabilito dalla legge che è sufficiente che la buona fede vi sia stata al tempo dell’acquisto.

Il possesso di buona fede consente l’usucapione della proprietà e degli altri diritti reali di godimento sui beni mobili in dieci anni.

Usucapione abbreviata degli immobili

Il possessore può giovarsi della buona fede per usucapire un immobile in tempi più rapidi rispetto a quelli ordinari.

Deve verificarsi quanto segue.

Un soggetto acquista in buona fede da chi non è proprietario dell’immobile.

Il titolo di acquisto è un titolo astrattamente idoneo a trasferire la proprietà.

Questo titolo di acquisto viene debitamente trascritto.

Se si realizzano questi presupposti, si compie l’usucapione in dieci anni dalla trascrizione.

La stessa regola si applica per l’acquisto di altri diritti reali di godimento su un immobile.

La detenzione

Diversa è la relazione di fatto col bene che non si esteriorizza in poteri che appartengono al proprietario o al titolare di un diritto reale.

Si ha, in tal caso, la detenzione, come noto a ogni avvocato esperto in usucapione.

Il detentore, non esercitando poteri afferenti alla proprietà o ai diritti reali, rispetta, di fatto, la posizione di chi ha il possesso del bene.

La detenzione, dunque, è il potere di fatto sulla cosa che si esteriorizza nel rispetto di chi esercita su di essa la proprietà o un diritto reale.

Se la detenzione è giustificata da un titolo, viene definita detenzione qualificata.

Chi ha la detenzione, non per ragioni di servizio o di ospitalità, può esperire l’azione di spoglio.

L’importanza della qualificazione come possesso o detenzione

In giurisprudenza, sono molto frequenti le decisioni che si basano sul possesso o sulla detenzione.

Lo sa bene ogni avvocato per usucapione e ogni avvocato esperto in materia di possesso.

Appare di fondamentale importanza delimitare con scrupolo la posizione di chi ha il possesso del bene.

Ciò assume particolare importanza nel caso in cui chi ha un potere di fatto sul bene intenda far valere l’usucapione.

Con l’usucapione, difatti, si ha un acquisto a titolo originario della proprietà.

L’esperienza dello Studio Legale in materia di possesso

Lo Studio Legale tratta tradizionalmente controversie in materia di possesso o detenzione.

L’avv. Antonio Mollo è un avvocato esperto in materia di usucapione.

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Gli Avvocati dello Studio Legale sono costantemente aggiornati sulle evoluzioni dottrinali e giurisprudenziali in materia.

Per contattare lo Studio Legale, per ottenere assistenza stragiudiziale o giudiziale in materia di usucapione, si possono utilizzare i recapiti indicati nella Pagina Contatti

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